Qual è la differenza tra traduzioni legalizzate (apostille)
e asseverazioni (giurate)?

L’asseverazione (giuramento) della traduzione di un documento viene richiesta
dalle autorità italiane
per confermare il contenuto di diplomi, certificati, attestati,
nonché atti legali, contratti, lettere di incarico, ed in generale in tutti i casi in cui
è necessaria un’attestazione ufficiale da parte del traduttore.
Una traduzione asseverata è a tutti gli effetti una traduzione giurata.

La legalizzazione (o apostille) consiste nell’attestazione della qualifica legale del pubblico ufficiale
che ha apposto la propria firma su un documento. Viene richiesta se il documento deve essere
presentato alle autorità estere
per confermare l’autenticità della firma del funzionario italiano.

21H Translation può fornire questo Servizio per privati e aziende.

Quali documenti potete tradurre e legalizzare?

Tantissime tipologie di documenti.
Se quello di cui hai bisogno non è elencato qui, non è detta l’ultima parola.
Indicandoci la tua richiesta, faremo il possibile per aiutarti.

    • Certificato casellario e carichi pendenti
    • Certificati di laurea, diplomi e good standing
    • Certificati per conseguire la cittadinanza italiana
    • Certificati di matrimonio e sentenze di divorzio
    • Pagelle scolastiche e altri titoli di studio
    • Certificati di nascita e altri certificati anagrafici
    • Atti legali e notarili

Come riceverò il documento legalizzato o giurato?

Le traduzioni legalizzate vengono consegnate in originale:
puoi passare a ritirarle presso i nostri uffici o possiamo spedirteli tramite posta
con il servizio R1 (Raccomandata 1), consegna in 1 giorno lavorativo.

In quali Peasi sono valide le traduzioni legalizzate (o apostille)?

La Convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961, normativa internazionale che ha istituito la “apostille”,
facilita la circolazione di documenti pubblici rilasciati in uno Stato parte della Convenzione e facilita
la loro produzione in un altro Stato parte della Convenzione.
Ecco un elenco dei Paesi aderenti alla Convenzione dell’Aia, nei quali quindi un certificato con apostille
è considerato valido:

    • A – Albania, Andorra, Antigua e Barbuda, Argentina, Armenia, Australia, Austria, Azerbaijan
    • B – Bahamas, Bahrain, Barbados, Belarus, Belgio, Belize, Bolivia, Bosnia Herzegovina, Botswana, Brasile, Brunei Darussalam, Bulgaria, Burundi
    • C – Capo Verde, Cile, Cina (Hong Kong), Cina (Macao), Colombia, Corea del Sud, Isole Cook, Costa Rica, Croazia, Cipro
    • D – Danimarca, Dominica, Repubblica Domenicana
    • E – Ecuador, El Salvador, Estonia
    • F – Isole Fiji, Finlandia, Francia
    • G – Georgia, Germania, Giappone, Grecia, Guatemala, Grenada
    • H – Honduras
    • I – India, Irlanda, Islanda, Israele, Italia
    • K – Kazakhstan, Kosovo, Kyrgyzstan
    • L – Lesotho, Lettonia, Liberia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo
    • M – Macedonia, Malawi, Malta, Marocco, Isole Marshall, Mauritius, Messico, Moldavia, Monaco, Mongolia, Montenegro
    • N – Namibia, Niue, Norvegia, Nuova Zelanda
    • O – Oman
    • P – Paesi Bassi (si applica anche a: Aruba, Bonaire, Curaçao, Saba, Sint Eustatius, Sint Maarten), Panama, Paraguay, Perù, Polonia, Portogallo
    • R – Regno Unito (si estende a: Anguilla, Antartico britannico, Bermuda, Cayman, Falkland, Georgia del Sud e Isole Sandwich Meridionali, Gibilterra, Guernsey, Isola di Man, Isole Vergini Britanniche, Jersey, Montserrat, Sant’Elena, Isole Turks e Caicos), Repubblica Ceca, Romania, Russia
    • S – Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Samoa, San Marino, São Tomé and Príncipe, Serbia, Seychelles, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Sud Africa, Suriname, Svezia, Svizzera, Swaziland
    • T – Tagikistan, Tonga, Trinidad e Tobago, Turchia
    • U – Ucraina, Ungheria, Uruguay, USA, Uzbekistan
    • V – Vanuatu, Venezuela